Introduzione
 
Introduzione
La maggior parte delle antiche civiltà si sono sviluppate vicino al mare o sulle rive dei fiumi e questo non fu certamente un caso.
La mancanza di vie di comunicazione all’interno delle regioni, rese sempre difficile l’incontro tra le diverse popolazioni. Gli stessi romani che seppero conquistare quasi tutto il mondo allora conosciuto, man mano che avanzavano, dovettero costruirsi le strade.
Mare Adriatico, Adige e Po ebbero una grande influenza nello sviluppo del nostro territorio anche se l’Adige arriverà molto più tardi, soltanto verso il 589 d.C., dopo una tremenda alluvione e la conseguente rottura degli argini sopra Legnago.
Il nostro fiume troverà allora un’altra strada e, da Tornova a Cavanella, andrà ad occupare il vecchio alveo del Fossiones, un antico ramo del Po del quale ci occuperemo più innanzi.
Sin dai tempi antichi dobbiamo dunque considerare il nostro territorio parte integrante del delta del Po.
Due erano i rami principali del Po alla fine dell’età del bronzo, XI e X secolo prima di Cristo: quello meridionale che passava per il territorio di Trigaboli, l’attuale Ferrara e alla cui foce sorgerà secoli più tardi Spina e quello settentrionale che attraversava il Polesine e alla cui foce sorgerà Adria. Ambedue le città sono state fondate nel 6° secolo a.C.
L’Adige scorreva allora molto più a Nord ed andava a sfociare nella laguna veneta assieme al Brenta e al Bacchiglione.
Molti studiosi, spesso in contraddizione tra loro, parlano di altri rami più o meno secondari del grande fiume. In effetti, un ramo molto importante doveva passare da Padova, il nome della città sembra derivare infatti da Padus e anche questo ramo doveva sfociare nella laguna veneta.
Questa tesi è supportata anche dalle analisi dei terreni bonificati sugli alvei degli antichi corsi d’acqua.
Gli etruschi, grande popolo che abitava l’Etruria, una regione che comprendeva l’odierna Toscana e parte del Lazio e che nella loro continua espansione seppero allargare i propri confini sino alla Campania al Sud e sino al Veneto al Nord, incontrarono i Greci, che già navigavano per tutto il Mediterraneo, proprio alla foce del Po.
I Greci, un po’ ovunque, fondavano colonie, anzi dei veri e propri “centri commerciali” dove erano scambiati i prodotti locali con quelli di altre lontane regioni.
Quando parliamo di greci del X e XI secolo a.C. ci riferiamo alla civiltà “micenea”, sviluppatasi nella città di Micene nel Peloponneso dal 1500 al 1100 circa prima di Cristo e che scomparve dopo la guerra di Troia, travolta dall’invasione dei Dori, un popolo originario delle regioni danubiane.
Tremila anni fa mentre nel resto d’Europa le popolazioni vivevano ancora nelle caverne, i fenici avevano già inventato l’alfabeto.
Grandi civiltà fiorivano allora nei paesi mediterranei come l’Egiziana con i suoi faraoni mentre in Mesopotamia, l’odierno Iraq, dominavano gli Assiri.
Anche in altre parti del mondo esistevano popoli civili e organizzati come gli Olmechi nell’America centrale, mentre in India e Cina regnavano le dinastie Maurya e Chou.